martedì 24 febbraio 2009

Riportiamo il piano generale urbano del traffico fatto dal comune di Gallarate e in seguito la risposta dell'opposizione.

Piano urbano del traffico, c'è il sì della giunta


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Piano generale urbano del traffico, ci siamo. Dopo anni e anni di discussioni, progetti lasciati in un cassetto, tanti soldi spesi e polemiche a non finire, la giunta guidata da Nicola Mucci ha approvato le tanto attese linee guida che dovranno coordinare lo scorrimento del traffico nella città dei due galli. A presentare i punti cardine del progetto, che dovrà passare ora in commissione e poi per l’approvazione definitiva in consiglio comunale, l’assessore ai Lavori Pubblici Leonardo Martucci, da pochi mesi subentrato al predecessore Aldo Simeoni, uno dei padri di questo Pgtu: «L’obiettivo del piano è quello di migliorare la circolazione e la sicurezza, abbassando l’inquinamento e favorendo il risparmio energetico – spiega Martucci -. Vogliamo alleggerire l’area centrale dal traffico in transito, aumentare e razionalizzare la sosta, puntare sulla mobilità alternativa, biciclette e trasporto urbano soprattutto. Per questo interverremo a breve per concludere i lavori già avviati (per piazza Risorgimento l’intervento terminerà tra fine ottobre e inizio novembre) e ne inizieremo di nuovi; abbiamo provveduto, in collaborazione con la società bolognese Sisplan ha anche studiato i flussi di traffico, elaborando il progetto tenendo conto delle esigenze di esercenti e cittadini, a stabilire le priorità per la città». E quindi via all’abbattimento di barriere architettoniche, divisioni delle sedi stradali, allargamento della direttrice che da via per Besnate dovrà portare fuori dal centro il traffico pesante. Allo studio c’è anche la possibilità di allargare in modo sostanziale la zona a traffico limitato del centro, da piazza Garibaldi alle strade limitrofe: «Dovremo mettere a punto i provvedimenti necessari e discutere con i commercianti e gli esercenti delle aree interessate – commenta Martucci -, e lo stesso discorso vale per i rioni di Cedrate, Crenna, Arnate e Cajello: se tutti saranno d’accordo bene, altrimenti valuteremo modifiche e variazioni. Per quanto riguarda le ciclabili ci siamo attenuti allo studio realizzato nel 2003, con sette direttrici principali, mentre dovremo lavorare per favorire noleggi e circolazione dei mezzi a due ruote. Il trasporto pubblico, già implementato da Amsc nel gennaio 2008, dovrà migliorare per qualità e miglior rapporto utente-servizio». Altro argomento di interesse le soste: «Con il parcheggio di via Bonomi il numero di posti è aumentato in misura considerevole – aggiunge l’assessore -. In corrispondenza della stazione ferroviaria, in attesa di interventi a lungo termine, dovremo dare più equilibrio tra la richiesta dei pendolari e le esigenze degli abitanti della zona, mentre l’altro punto individuato come critico e attrattivo è l’ospedale cittadino». Pgtu - È stato poi l’assessore Leonardo Martucci ad esporre i termini del piano generale del traffico urbano. Sono cinque le osservazioni pervenute, una di Massimo Ferrari, un cittadino privato residente in via Buonarroti, e quattro di Legambiente giudicate non accettabili dalla commissione tecnica nominata dal Comune e quindi respinte al consiglio comunale. Il piano, elaborato dalla Sisplan di Bologna, dopo il dibattito, è stato quindi approvato senza variazioni rispetto a quanto presentato in commissione. Cinzia Colombo (La Sinistra) ha ricordato «l’importanza delle osservazioni ad un piano che vuole solo spostare il traffico dal centro alle periferie, in quartieri già saturi con problemi legati alla vicinanza di scuole e strozzature di via del Lavoro e via Campo dei Fiori, dove ci sono case abitate. Rigettando le osservazioni si rifiuta il dialogo. Interventi in favore di ambiente e pendolari non ci sono». Marco Casillo (Pd): «Si è detto che quella ottenuta è una soluzione obbligata, ma non dovrebbe essere questo il senso di un provvedimento importante per il futuro della città. Manca un’analisi completa: il danno è stato fatto in passato, da chi da 15 anni governa la città, che ha scelto uno sviluppo forsennato e senza senso. Diciamolo chiaramente: Piazza Risorgimento è stata fatta in funzione della futuro insedi manto commerciale Esselunga, davanti alle scuole scorreranno camion a profusione. Si hanno solo soluzioni tampone, a noi non sta bene un piano vecchio e superato già da ora». Monti (Fi-Pdl) ha difeso le scelte dell’amministrazione: «Per risolvere il problema del traffico in città non può essere solo Gallarate ad intervenire, ma serve una soluzione a livello provinciale. Questo piano non ha la pretesa di risolvere per sempre il problema, ma vuole evitare l’attraversamento del centro del traffico pesante. Con il Pgt vogliamo individuare a fondo soluzioni definitive». Causarano (An-Pdl) ha appoggiato le scelte: «Alternative non ne sono arrivate di accettabili. Piazza Risorgimento funziona, il traffico è stato snellito». Matteo Ciampoli (Lega Nord): «Confermiamo le nostre impressioni: è un piano che nasce vecchio, che non risolve i problemi». Floris (Rosa nel Pugno): «Il piano ha durata triennale, non ha pretese di trovare soluzioni a lungo termine. Da parecchi anni c’è il problema di fotografare la situazione per poi trovare una soluzione definitiva per la città: questo potrebbe essere un buon punto di partenza».

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