martedì 10 marzo 2009

PIANO CASA, ANCHE A LIVELLO NAZIONALE LA SPECULAZIONE FA PASSI DA GIGANTE

Chi meglio di lui conosce gli italiani!
Dopo aver saziato la sete di vendetta di una parte del Paese contro i lavoratori del pubblico impiego, dopo aver stuzzicato le più basse pulsioni razziste con il decreto pro-ronde, Silvio Berlusconi continua a solleticare i desideri più reconditi dell’italiano medio. Ossia quel tipo di cittadino, piuttosto diffuso nella penisola, che antepone sempre e comunque i propri affari al bene collettivo, che non crede che una cosa sia sbagliata se può essere vantaggiosa per sé, che crede che la furbizia sia un valore.

Ecco, per questi cittadini il Governo Berlusconi ha predisposto l’ennesimo regalo: il nuovo condono edilizio, chiamato da tutti il ‘piano casa’. Il giochino è sempre lo stesso. Il fine, almeno quello ufficiale, è buono, apprezzabile: realizzare nuovi alloggi per le giovani coppie (sarà interessante sapere se vi rientreranno anche quelle di fatto), gli anziani, gli immigrati irregolari, gli studenti. Insomma tutte le fasce sociali più deboli.
Le abitazioni dovrebbero essere date in affitto con il diritto di riscatto. I primi interventi prevedono la costruzione di 5000-6000 alloggi.
Il piano prevede un accordo quadro con le regioni e sarà presentato venerdì 13 in Consiglio dei Ministri. Ma oltre a questo, il piano casa prevede un aumento delle cubature pari al 20% delle costruzioni esistenti. E’ prevista, inoltre, la possibilità di abbattere edifici vecchi (quelli realizzati prima del 1989) per costruirne nuovi con il 30% di cubature in più.

Il tutto, dato non evidenziato dai maggiori organi di stampa, andando in deroga ai piani regolatori e senza alcuna concessione edilizia. In quest’ultimo caso, per intenderci, si potrà costruire un nuovo edificio con una semplice certificazione di un geometra.
Berlusconi si affretta a dire che questi interventi dovranno rispettare le norme sulla tutela dei beni culturali e paesaggistici e non potranno riguardare edifici abusivi. In realtà si tratta di un grande regalo a costruttori, imprese edilizie e piccoli costruttori abusivi fai da te.

Ma quello che il Governo annuncia le regioni lo fanno già da sé.
La Regione Lazio, ad esempio, nell’ultima finanziaria ha stanziato 350 milioni in tre anni per l’ agevolata e 100 milioni di euro per quella sovvenzionata. «Quelle del Governo sono i soliti messaggi ingannevoli – dichiara l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri – Con una mano si offre un sostegno alle persone come fosse un diritto concesso e con l’altra si finanziano i soliti noti e si distruggono gli spazi verdi e il bene comune. Le uniche cose concrete che hanno fatto i governi Berlusconi sono i condoni. Del resto non vi è traccia».

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